Mondovisioni - Comune di Castelfranco Emilia

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Rassegna cinematografica Castelmondo

Le Mondovisioni di Internazionale a Castelfranco Emilia

 

Ritorna la rassegna cinematografica Castelmondo dal 6 aprile all'11 maggio  2024, il sabato pomeriggio alle ore 17 proiezioni presso il Cinema Nuovo di Castelfranco Emilia in via Don L. Roncagli, 7.

 

Le Mondovisioni della rivista Internazionale scelte per la rassegna aprile - maggio 2024 sono film - documentari selezionati dai festival di tutto il mondo, su attualità e diritti umani, con un racconto della complessità del nostro tempo attraverso storie esemplari e senza filtri, una finestra sul mondo, per indagare con gli occhi del cinema indipendente la dissidenza ai regimi liberticidi, le lotte al cambiamento climatico, alla speculazione finanziaria e all’espropriazione dei beni comuni.

 

Locandina della rassegna

 

 

Sabato 6 aprile ore 17.00

Praying for Armageddon

di Tonje Hessen Schei

Norvegia, 2023, 97’

Introduzione a cura di Assopace Palestina Bologna

thriller politico che indaga le pericolose conseguenze della fusione tra cristianesimo evangelico e politica statunitense. Frutto di anni di ricerche, il documentario rivela come le strutture del fondamentalismo indeboliscano il tessuto della democrazia americana, ed evidenzia l’impatto devastante che la religione esercita sulla politica estera del Paese. Tra fondazioni religiose, mega-chiese evangeliche, e oscure manovre dietro le quinte di Washington, il racconto dall’interno di un movimento che, guidato da predicatori e politici accecati da una visione profetica della fine dei giorni, da anni contribuisce alla spirale di violenza in Medio Oriente e mira in ultima analisi a distruggere la nostra stessa civiltà.

 

Sabato 27 aprile, ore 17.00

20 days in Mariupol

Di Mstyslav Chernov

Ucraina, 2023, 94’

Introduzione a cura di Andrea Braschayko, giornalista

Alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina, una squadra di giornalisti entra nella città portuale di Mariupol. Durante il successivo assedio, mentre cadono le bombe, gli abitanti fuggono e l’accesso a elettricità, cibo e acqua è interrotto, i reporter, unici rimasti, lottano per raccontare le atrocità della guerra, finché circondati dai soldati russi si rifugiano in un ospedale, in trappola. Le loro immagini, diffuse dai media mondiali, documentano morte e distruzione, e smentiranno la disinformazione russa. Di fronte a tanto dolore il regista e giornalista ucraino Mstyslav Chernov si chiede se filmare ancora possa fare qualche differenza, ma sono gli stessi cittadini di Mariupol a implorarlo di continuare, perché il mondo sia testimone.

 

Sabato 4 maggio, ore 17.00

Total Trust

Di Jialing Zhang

Germania-Paesi Bassi, 2023, 97’

Introduzione a cura di Giovanni Ziccardi, giurista e scrittore

Le possibilità digitali di controllo sociale in Cina hanno portato a un livello di sorveglianza statale senza precedenti. Attraverso l’autocensura o lo spionaggio dei vicini, la sorveglianza non riguarda solo coloro che sono percepiti come una minaccia dal governo, ma sempre più il cittadino comune: che si tratti di fare degli acquisti, accompagnare i figli a scuola o portare fuori la spazzatura. Big Data e tecnologie digitali vengono utilizzati come armi per limitare le libertà, e passo dopo passo, il comportamento sociale e politico dei cinesi sta cambiando. Total Trust riesce a fornire uno sguardo intimo ed esclusivo dall’interno della Cina, assolutamente inedito, raccontando una storia profondamente inquietante di tecnologia, repressione e abuso di potere.

 

Sabato 11 maggio ore 17.00

Seven Winters in Teheran

Di Steffi Niederzoll

Germania-Francia, 2023, 99’

Introduzione a cura di Pegah Tashakkori, attivista iraniana

Teheran, 7 luglio 2007: Reyhaneh Jabbari, 19 anni, ha un incontro di lavoro con un nuovo cliente. Lui tenta di violentarla, lei lo accoltella e fugge. Più tardi, viene arrestata e accusata di omicidio. Nonostante le numerose prove di legittima difesa, Reyhaneh in tribunale non ha alcuna chance, perché il suo aggressore era un uomo potente che, anche da morto, viene protetto da una società patriarcale. Grazie a video registrati in segreto forniti dai familiari, alle loro testimonianze, e alle lettere scritte da Reyhaneh, il film ripercorre il processo, la detenzione e il destino di una donna diventata simbolo di resistenza per un intero Paese. La sua lotta per i diritti rispecchia quella di tante altre donne, facendo luce sulla condizione femminile in Iran.

 

 

 

 

 

 

Programma dell'edizione 2023

  

Programma dell'edizione 2022

 

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