Rastellino
Chiesa di Santa Maria della Neve
La Chiesa di Santa Maria, situata in località Rastellino, venne edificata nel 1884, all’incirca nei pressi dell’antico castrum medievale (Rastellioro), oggi individuabile dai resti di motta sul territorio vicino alla chiesa e al cimitero, e dalla cartografia antica. La Chiesa rappresenta un buon esempio di architettura neoclassica minore, e assieme al campanile e alla canonica costituisce un gruppo di edifici ben è inserito nell’ambiente circostante. Di notevole interesse artistico e archeologico è il capitello romano in marmo, di pregevole fattura, usato come fonte battesimale.
Villa Giovannetti
Al confine nord-orientale del territorio comunale di Castelfranco Emilia, a Rastellino, si trova questa villa alquanto trascurata nei prospetti, ma ricca di storia.
Il toponimo Garzolè, ancora vivo nei pressi, ha un’origine molto antica: si dice derivi dal nome di un capitano della Legione Marzia che combattè nel 43 a.C a Forum Gallorum. Lo troviamo menzionato in un documento del 1017, in cui il luogo viene denominato Carzoletum quod vocatur Taivalo veclo, mentre in un altro del 1115 si indicano come distinti Taivalum e Carzoletum. Quest’ultimo viene identificato come il luogo in cui sorgevano un monastero benedettino e la chiesa dedicata a San Geminiano, ma la torre rinascimentale, ancora presente nei pressi della villa, fa pensare anche all’esistenza di un complesso fortificato, oggi scomparso, la cui edificazione sarebbe da far risalire al Medio Evo.
Passato in proprietà alla famiglia bolognese dei conti Gioannetti, il complesso venne ristrutturato insieme alla corte e diventò quindi Villa Gioannetti.
Nel 1745 il conte Pietro fece erigere davanti alla Villa un oratorio dedicato alla Beata Vergine della Mercede, ribattezzato poi dalla tradizione popolare Santa Maria della Neve a probabile ricordo di un evento straordinario avvenuto nel mese di Agosto: la caduta della neve.
La Villa di cui si è già rilevata la trascuratezza dell’esterno, è attualmente dimora estiva dei proprietari. A pianta quadrata, ben solida nella sua struttura portante, dispone internamente di un’ampia sala da cui si diparte l’agile scaloncino che porta al piano superiore; è ancora presente l’ambiente una volta utilizzato come cappella privata. Il tetto a quattro acque suggella la costruzione, che conserva sul fronte e sul lato occidentale i resti di quello che doveva essere un pregevole parco, con essenze arboree ad alto fusto e un laghetto.
(Villa privata)