Sepolture Anomale Indagini archeologiche e antropologiche - Comune di Castelfranco Emilia

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Sepolture Anomale Indagini archeologiche e antropologiche

 
Sepolture Anomale Indagini archeologiche e antropologiche

Sepolture Anomale Indagini archeologiche e antropologiche  dall’epoca classica al Medioevo 

Giornata di studio e mostra archeologica dedicate  alle deposizioni non convenzionali

 

 

 

 


Con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell’Università di Bologna

 

In collaborazione con:

Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna

Università di Bologna - Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale

Università Cà Foscari di Venezia - Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Vicino Oriente

Università di Ferrara - Dipartimento di Scienze Storiche

Università di Modena - Dipartimento di Chimica

 

Da sempre la ricerca archeologica e quella antropologica hanno trovato un terreno di studio comune nell’analisi dei rituali funerari antichi, attraverso le indagini delle complesse connotazioni simboliche insite nel cruciale momento di passaggio rappresentato dalla sepoltura di un defunto.
Sono state così definite alcune costanti, in gran parte legate all’organizzazione sociale e al culto funebre, che caratterizzano tali pratiche e definiscono il profilo del riti più usuali. Sebbene possano esistere contaminazioni o sovrapposizioni all’interno dei medesimi contesti archeologici -si pensi solo alla convivenza di riti inumatori e crematori nelle necropoli romane-, è stato possibile stabilire una sorta di “canone” del rituale funerario.
All’interno di questo panorama, da alcuni anni a questa parte, sono stati individuati sporadici casi che si allontanano in modo netto dallo scenario consueto e perciò vengono definiti “sepolture anomale” (deviant burials) per le loro caratteristiche che rivelano la volontà dei vivi di intervenire sul corpo defunto in maniera inconsueta e, a volte, brutale. Lo studio di questi fenomeni svela un importante indicatore del pensiero religioso antico e delle forme più ancestrali e nascoste che continuano a sopravvivere accanto ai culti ufficiali. In alcune particolari circostanze, sia nel multiforme universo religioso romano che all’interno della dottrina monoteista cristiana, affiorano pratiche che rivelano una sostanziale necrofobia ed una volontà di impedire al cadavere, in forma corporea o spirituale, di nuocere ai vivi.
Le azioni compiute sul defunto, che vanno dalla decapitazione all’infissione di oggetti nel corpo, dalla mutilazione alla sepoltura in posizione prona, rivelano molte similitudini con i racconti folklorici legati alla figura del Vampiro o, più precisamente, del Revenants, letteralmente “colui che ritorna”.
Da sette anni a questa parte la rivista del Museo Civico Archeologico di Castelfranco Emilia “Pagani e Cristiani. Forme ed attestazioni di religiosità del mondo antico in Emilia” ha ospitato diversi contributi con l’intento di fare luce su questo fenomeno poco noto, quanto affascinante, del mondo antico attraverso l’analisi di alcuni importanti esempi di “sepolture anomale” recentemente scoperte in ambito regionale, accostandoli ad altri rinvenimenti simili ed alle tradizioni folkloriche europee.

 

Una mostra e una giornata di studio
La mostra e la giornata di studio dal titolo “Sepolture anomale. Indagini archeologiche e antropologiche dall’epoca classica al Medioevo in Emilia Romagna” che si terranno presso il Museo civico archeologico di Castelfranco E. il giorno 19 dicembre 2009 (la mostra rimarrà aperta fino al 21 febbraio 2010) seguiranno un percorso comune illustrando i risultati degli studi condotti dal Laboratorio di Bioarcheologia e Osteologia forense dell’Università di Bologna e dal il Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Vicino Oriente dell’Università Cà Foscari di Venezia su circa 10 casi di sepolture anomale rinvenute in regione durante scavi archeologici diretti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna negli ultimi anni. Hanno collaborato al progetto anche il Dipartimento di Scienze Storiche dell’Università di Ferrara ed il Dipartimento di Chimica dell’Università di Modena.
Nelle sale del Museo sono state ricostruite diverse sepolture anomale rinvenute nei territori bolognesi e modenesi, collocabili tra l’epoca celtica all’alto Medioevo. Le inumazioni, in qualche caso complete di corredo funebre, sono accompagnate da un ampio apparato didattico per guidare il visitatore alla scoperta di questa inusuale e affascinante materia. Durante la giornata di studi sarà inoltre possibile dare spazio a confronti con analoghi ritrovamenti compiuti in Italia e in Europa, attraverso le relazioni di alcuni tra i maggiori esperti in antropologia e archeologia funeraria.

 

Programma della giornata di studio 

Sabato 19 dicembre

Sala conferenze della Biblioteca Comunale Castelfranco Emilia (MO)

 

Mattina

9.30 – 10.00 Saluti del Sindaco Stefano Reggianini, della direttrice del Museo Diana Neri e del curatore Luca Cesari. Saluti del Soprintendente archeologo Luigi Malnati. 

10.00 – 10.30 Apertura lavori  Chairperson: Maria Giovanna Belcastro e Jacopo Ortalli. 

10.30-11.00 Henri Duday - Université Bordeaux 1  “Contributions de l'archéothanatologie à l'interprétation de dépôts énigmatiques de restes humains”. 

11.00-11.15 - Coffee break 

11.15-11.45 Carla Corradi Mussi - Università di Bologna “Aspetti culturali del vampirismo in Eurasia e il rito della ‘seconda sepoltura’ ”. 

11.45-12.15 Gino Fornaciari - Università di Pisa “I sepolcri monumentali medievali e postmedievali”. 
12.15- 12.45 Discussione 

12.45 – 15.00 - Pausa Pranzo

 

Pomeriggio Relazioni su sepolture anomale provenienti dal territorio emiliano 

15.00-15.15 La tomba 23 della necropoli celtica (IV-III sec.a.C.) di Casalecchio di Reno (BO). 

Risultati archeologici: Pierangelo Pancaldi. 

Risultati antropologici: Valentina Mariotti, Marco Milella, Maria Giovanna Belcastro - Università di Bologna.

Risultati chimici: Pietro Baraldi - Università di Modena 

15.15-15.30 Le tombe 76, 109, 161 e 244 della necropoli romano-imperiale (I-III sec.d.C.) della Stazione centrale di Bologna.

Risultati archeologici: Caterina Cornelio - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, Cinzia Cavallari. 

Risultati antropologici: Marco Milella, Valentina Mariotti, Maria Giovanna Belcastro - Università di Bologna. 

15.30-15.45 Le tombe 6, 8 e 16 della necropoli tardo-antica (V-VI sec. d. C.) di Casalecchio di Reno (BO).

Risultati archeologici: Pierangelo Pancaldi.

Risultati antropologici: Maria Giovanna Belcastro, Marco Milella, Valentina Mariotti - Università di Bologna. 

15.45-16.00 Le tombe 8 e 13 della necropoli tardo-antica (VI sec. d. C.) di Baggiovara (MO).

Risultati archeologici: Donato Labate - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, Cristina Palazzini.

Risultati antropologici: Francesca Bertoldi - Università Ca’ Foscari di Venezia, Marco Milella, Valentina Mariotti, Maria Giovanna Belcastro - Università di Bologna. 

16.00-16.15  Coffe break 

16.15-16.30 I crani chiodati di epoca medievale (VIII-X) della cattedrale di San Pietro (BO). 

Risultati archeologici: Renata Curina - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, Rita Zanotto.

Risultati antropologici: Fiorenzo Facchini, Maria Giovanna Belcastro - Università di Bologna.

Relazioni su sepolture anomale provenienti da altre aree del territorio italiano  16.30-16.45 Alessandra Mazzucchi - Università degli Studi di Milano. “Giaciture non convenzionali nella preistoria del Trentino”.  

16.45-17.00 Lorenzo Zamboni - Università degli Studi di Milano, Vera Zanoni - Università degli Studi di Pavia. “Giaciture non convenzionali in Italia settentrionale durante l’età del Ferro”. 

17.00-17.30 Discussione e Conclusione dei lavori. Chairperson: Maria Giovanna Belcastro e Jacopo Ortalli. 

17.30 Spazio dedicato al dibattito sui temi presentati. 

18.00 Inaugurazione della mostra Sepolture anomale. Indagini archeologiche e antropologiche dall’epoca classica al Medioevo in Emilia Romagna.


La partecipazione alla giornata di studio è gratuita ed è riconosciuta come corso di aggiornamento per gli insegnanti.


Mostra archeologica
Inaugurazione: Sabato 19 dicembre 2009, ore 18:00
Museo Civico Archeologico di Castelfranco Emilia Corso Martiri 204, Castelfranco Emilia (MO)

La mostra sarà aperta dal 19 dicembre 2009 al 21 febbraio 2010 

ai seguenti orari:

Martedì e mercoledì dalle 10 alle 13

Venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18

Sabato dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17 

Domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19

 

link utili:

Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Archeologia Viva

 

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